3700 km in bici dal Friuli alla Norvegia/4
Da Stavanger a Kristiansund
Meta intermedia: Bergen
Dedichiamo la mattinata del 21 luglio a girovagare per Stavanger, nel cui porto è ormeggiata una gigantesca nave da crociera che con i suoi nove piani incombe su tutte le casette del centro storico intorno al porto.
Da adesso in poi dovremo prendere numerosi traghetti da isola a isola, non potendo ovviamente percorrere in bici i tunnel sottomarini che portano ai fiordi a Nord di Stavanger. Alcuni percorsi durano anche un paio di ore e sono delle piacevoli pause “crocieristiche” durante la faticosa giornata di pedale. Un’altra piacevole scoperta è che dal 1 luglio di quest’anno tutti i traghetti sono gratis per pedoni e ciclisti.
Nel pomeriggio finalmente ci imbarchiamo e dopo un paio d’ore arriviamo a Nedstrand con un sole radioso e caldo e ci godiamo una splendida serata sulla spiaggia del campeggio. Una giornata di riposo, insomma.
Così passiamo di isola in isola andando verso Nord, in direzione di Bergen che è per noi una specie di meta intermedia qui in Norvegia. Da Nedstrand la nostra meta è Langevåg, dove si può campeggiare in pieno centro dietro il locale supermercato, su un bel prato appena falciato.
Peccato che tira così tanto vento da rendere impossibile ogni tipo di cucina all’aperto!
Il giorno seguente, 23 luglio, la nostra meta è Osøyro, dove troviamo alloggio in una semplicissima capannina in un agricampeggio. Per fortuna vicinissimo c’è un supermercato “Rema 1000” in cui rimpinguare le nostre sempre scarse provviste per la cena.
Da qui solo 30 km ci separano da Bergen, che è per noi una specie di meta intermedia qui in Norvegia. Questa tappa è davvero solo un “Katzensprung”, un “saltino di gatto”, come dicono i tedeschi, però la dobbiamo fare però sotto la pioggia, che ha cominciato a infittirsi già dalla mattina. E’ dal primo luglio che non piove e ci eravamo dimenticati di quanto fosse molesto!Tiriamo fuori tutte le nostre gabbane antipioggia e dopo una lunga sosta in un comodo e caldo distributore di benzina con annesso bar (una vera rarità in Norvegia!) ci facciamo un lungo giro in città per poi rintanarci definitivamente all’Hotel Scandic, dove – visto il maltempo – avevamo previdentemente prenotato una camera, costosa e piuttosto squallida.
Bergen, la seconda città della Norvegia: palazzi moderni colorati e fantasiosi in periferia, mentre a Bryggen, nel centro storico, predomina il rosso mattone. Bryggen, l’antico porto, era una delle sedi principali della Lega Anseatica fuori dalla Germania; guardando le antiche stampe riprodotte un po’ ovunque si ha l’impressione da almeno duecent’anni qui non sia cambiato nulla nelle strette stradine del porto. E i ballatoi delle case di legno, addossate le une alle altre, sono sostenuti da pilastri di legno così grezzi da essere quasi tronchi d’albero ancora con i loro rami.
Galleria di immagini di Bergen: cliccate sulla miniatura per vedere la foto ingrandita con la didascalia!
Le tappe:
- 21/7 Stavanger – traghetto per Nedstrand – campeggio di Nedstrand km 10 in tutto!
- 22/7 Nedstrand – Haugesund – Sveio – Langevåg km 87;
- 23/7 Langevåg – Mosterhamn – Stord – Fitjar – Osøyro km 71;
- 24/7 Osøyro – Bergen km 30.
Pioggia e sole, Croazia e Cile
Dopo Bergen dovremo sorbirci un paio di giornate sotto la pioggia. Il pensiero costante è: cosa troveremo stasera? Un bel bungalow riscaldato oppure solo una squallida capannuccia? Come faremo a far asciugare i vestiti? Pagando 60 Euro (prezzo medio di un bungalow) qui in Norvegia si può trovare sia il meglio che il peggio, è sempre una sorpresa!
Il 25 luglio pedaliamo per buoni 30 km nella lunghissima periferia di Bergen, poi con un paio di ponti passiamo sull’isola di Radøy e facendo lo slalom tra uno scroscio e l’altro, riparandoci alle fermate dell’autobus che per fortuna sono ben spaziose, nel tardo pomeriggio arriviamo a un campeggio sul mare dove ci sono dei magnifici bungalow dotati di tutto, cucina bagno (!) e riscaldamento, per la modica spesa di 60 Euro!
Nell’illusoria convinzione di avere la miglior attrezzatura antipioggia possibile, ci mettiamo in sella al mattino del 26 luglio lasciando il nostro caldo e comodo bungalow, e affrontando una giornataccia durante la quale la pioggia non dà un attimo di tregua. Prendiamo anche due brevi traghetti da un’isola all’altra e alla fine approdiamo – dopo ben 93 km – al peggior bungalow del nostro viaggio, squallido ma soprattutto freddo, in cui è problematico far asciugare i vestiti, che sono bagnati dal primo all’ultimo strato. Il tutto allo stesso prezzo – 60 Euro – del campeggio precedente!
27 luglio: al mattino presto brilla il sole, ma solo per una mezzoretta; alle sette piove di nuovo, ma ci rimettiamo in marcia volentieri pur di abbandonare il postaccio in cui ci troviamo. Dopo una cinquantina di km il sole ha comunque la meglio sulle nuvole e il grigio si tramuta in uno splendore di colori.
Da Fure prendiamo un breve traghetto per Askvoll, da dove parte la motonave veloce per Fløro (a pagamento). Dobbiamo aspettare parecchie ore a Askvoll, ma aspettare nel sole non è un problema.
Al campeggio di Fløro ci rifacciamo ampiamente perché il nostro bungalow è davvero lussuoso, praticamente un miniappartamento nuovo di zecca dotato di tutti i confort. E molto, molto meglio dello scalcinato Hotel Scandic di Bergen!
Il 28 luglio la giornata è radiosa e promette cieli azzurrissimi e visioni dai colori saturi. Il mare si presenta azzurro e piatto, cosparso di isolette rocciose e boscose che ricordano la Croazia.
Innanzitutto ci attende una traversata in traghetto dall’isola di Fløro fino all’isola di Bremangerlandet, montuosa e ricca di laghi interni che ricordano le nostre Alpi, con la strada che si inerpica a tornanti verso il centro e poi scende a picco sulla costa fino a Oldeide, che non è un paese ma solo il successivo imbarco del traghetto per Maløy. Questo invece è un centro abitato abbastanza grande collegato all’isola successiva con un ponte vertiginoso.
Qui inizia un lunghissimo tragitto costiero, con panorami da sogno che ora non ci fanno più venire in mente la Croazia ma la costa del Cile lungo la Carretera Austral. Dopo 100 km meritatissimo riposo all’ostello (Gjesteheim) di Åheim, dove volendo si potrebbe anche campeggiare su un bel praticello-moquette, ma per una volta tanto preferiamo le comodità.
Confesso che i luoghi e le immagini di questa ultima parte del viaggio cominciano un po’ a confondersi nella memoria, salite e discese, salite e discese senza fine in un paesaggio meraviglioso ma alla fine anche tutto un po’ uguale a se stesso, ed è immersi nel paesaggio che noi trascorriamo quasi tutta la giornata. I centri abitati sono microscopici, constano di poche case isolate, i supermercati sono una rarità di cui siamo costantemente alla ricerca, bar e posti di ristoro non ne esistono. Qualche volta sui traghetti si trova un distributore di caffè.
Traversate tutte Gurskøy e Hareidlandet prendiamo la motonave per Ålesund, graziosa cittadina di 23.000 abitanti con molti edifici art nouveau che peraltro noi trascuriamo parecchio per raggiungere velocemente il campeggio che si trova un po’ fuori mano ed è pieno come un uovo.
Le tappe:
- 25/7 Bergen – Hordvik – Manger – camping Vågenes km 60
- 26/7 Vågenes – Leirvåg – Rutledal – Leirvik – campeggio Birkeland km 93
- 27/7 – campeggio Birkeland – Hyllestad – Fure – Askvoll – Fløro km 80 (50 pedalati, 30 in nave)
- 28/7 Fløro (Krokane Camping) – Smørhamn – Bremanger – Måløy – Flatraket – åheim km 100
- 29/7 Aheim – Larsnes – Gurskøy – Hareid – Ålesund km 98
Non è mai notte
30 luglio – Ormai mancano solo 400 km alla nostra meta, Trondheim, e cominciamo a essere un po’ stancucci, soprattutto delle salite e discese ripidissime che si susseguono senza soluzione di continuità anche là dove, secondo noi, ci potrebbero essere cento metri pianeggianti. Di buono c’è che abbiamo fatto pratica nello sfruttare l’abbrivio della discesa per risparmiare fatica nella prima parte della salita successiva.
In questa tappa che si snoda da Ålesund a Sandneset passando per le isole di Brattvåg e Midsund abbiamo la possibilità di vedere abbastanza da vicino i famosi allevamenti di salmoni, sulla cui sostenibilità ecologica abbiamo milioni di perplessità.
Notte in tenda sul prato-moquette del campeggio di Sandneset. Notte? La luce dura ben oltre le dieci di sera e poi inizia un lungo crepuscolo che diventa alba verso le quattro del mattino. Possiamo dire che non è mai veramente notte.
Siamo fortunati perché il tempo bello rende comunque piacevole il pedalare, anche se il nostro itinerario – sarà per evitare il traffico e le gallerie – è quanto di più tortuoso si possa immaginare.
Si attraversano solo località piccolissime dove è difficile rifornirsi di cibo adatto, bere qualcosa di caldo è praticamente impossibile. Vorremmo avere una borsa-cambusa ben più capiente per le scorte, e magari anche un sacco a pelo un po’ più pesantino perché la massima di giorno è sui 15 gradi, ma la minima di notte si avvicina a zero.
Difficile immaginare che giù a casa tutti boccheggiano con temperature intorno ai 40 gradi! Il tratto più bello è l’Atlanterhavsvegen, la “Strada dell’Atlantico”, che consiste in un lunghissimo ponte a filo d’acqua che collega due isole. Notte in tenda al campeggio di Kårvåg, praticamente sospesi sull’acqua.
Per raggiungere Kristiansund per i ciclisti non vi è altra possibilità che imbarcarsi su un autobus, non essendo possibile né tantomeno desiderabile pedalare per 6 km nel nuovo tunnel sottomarino che ha mandato in pensione i traghetti e che scende a ben 250 m sotto il livello del mare.
Noi siamo perplessi ma alla fermata dell’autobus tutto è semplicissimo: si caricano le bici al centro del bus, un po’ come capita, e poi in men che non si dica il bus si infila nel tunnel, lo percorre a velocità sostenuta e ti risputa fuori al porto di Kristiansund. Questa cittadina, distesa su quattro isolette con relativi ponti, un tempo “Capitale del baccalà” e oggi base petrolifera, è per noi di modesto interesse in quanto vorremmo arrivare alla meta, cioè a Trondheim, il più presto possibile.
Le tappe:
- 30/7 Ålesund – Skodje – Vatne – Sovik – Midsund – Otrøya – camping Sandneset km 91
- 31/7 Sandneset – Sølholmen – Einesvågen – Vevang – Kårvåg km 94
- 1/8 Kårvåg – tunnel atlantico – Kristiansund – Tustna – Aure km 95