3700 km in bici dal Friuli alla Norvegia/1
Da Premariacco a Bayreuth: Austria e Baviera
La Ciclovia Alpe Adria
Anche se la conosciamo benissimo, la prima tappa lungo la Ciclovia Alpe Adria resta in assoluto una delle più belle del viaggio. Raggiungiamo questo percorso a Gemona in una giornata di tempo stupendo e ci godiamo il comodo percorso, le nostre splendide montagne e le fresche gallerie dell’ex ferrovia.
Unico neo: non si capisce perché manchi ancora la breve tratta Carnia-Moggio, costringendo i ciclisti a percorrere la trafficata Pontebbana.
Già sono centinaia i ciclisti austriaci e tedeschi che incontriamo in direzione opposta alla nostra. E’ stato Goethe più di due secoli fa con il suo “Viaggio in Italia” a creare il più potente e longevo spot pubblicitario per il nostro paese.
Sosta per la notte da Barbara Perdan che gestisce l’accogliente “Casa Kugy” a Valbruna.
La prima tappa austriaca fino a Millstatt si svolge sotto un sole implacabile, per fortuna alla fine ci attende un bagno nelle fresche acque del lago. Nel campeggio la nostra tendina è schiacciata tra i camper e le roulotte gigantesche dei cosiddetti “stanziali”, e sembra che quasi non sia previsto che qualcuno viaggi solo con la tenda.
Ci attende poi la prima vera tappa di montagna: è la salitona da Obervellach a Mallnitz condividendo la strada con auto, camion e moto rombanti (anche in Austria non tutto è perfetto!), poi un breve tratto in treno nella galleria dei Tauri e infine discesa e ancora salita e discesa fino a Sankt Veit im Pongau.
Anche qui un altro triste campeggio di “stanziali” dove per fortuna c’è un prato carino riservato alle tende (Zeltwiese). Il ristorante è chiuso ma la titolare ci porta due pizze e due birre! Da qui in poi fino a Salisburgo si segue il fiume Salzach, lungo il quale nei tempi andati si svolgeva il commercio del sale.
La ricchezza che ne derivava si ritrova ancora nelle cittadine sorte lungo le sue rive, nelle facciate colorate delle case con i ricami di stucco bianco, nel centro storico di Salisburgo, che è un’opera d’arte totale e al tempo stesso una città dove i ciclisti sono tenuti in grande considerazione.
Ma noi andiamo oltre, passiamo sulla sponda sinistra e siamo già in Germania.
Le tappe:
- 18/6: Premariacco – Gemona – Valbruna, 106 km;
- 19/6: Valbruna-Villach- Millstatt-Seeboden am Millstätter See, 86 km;
- 20/6: Seeboden – Obervellach – Mallnitz – Badgastein- Sankt Veit im Pongau, 84 km;
- 21/6: St. Veit im Pongau – Bischofshofen – Hallein – Salzburg – confine tedesco – Abtsee presso Laufen (Germania), 89 km
Lungo la Salzach e l’Inn
La prima sera tedesca (martedì 21 giugno) la passiamo al campeggio Seeterrasse, situato su un magnifico laghetto, l’Abtsee, vicino alla cittadina di Laufen. Viste le temperature, c’è una bella atmosfera balneare, allietata da un piccolo ristorante e vari liquidi freschi.
Il giorno seguente continuiamo lungo la Salzach fin dove confluisce nell’Inn, e poi lungo quest’ultimo fiume. La sponda sinistra è tedesca, quella destra austriaca, su entrambe ci sono dei percorsi ciclabili, c’è solo l’imbarazzo della scelta ed è bello passare dall’una all’altra.
Graziose cittadine dalle case colorate e istoriate si alternano e offrono possibilità di ristoro: Tittmoning, Burghausen, Braunau, Obernberg am Inn.
Ogni tanto ci si imbatte in una azienda agricola che vende solo i suoi prodotti: deliziosi spuntini accompagnati rigorosamente non da birra ma da sidro.
L’Inn, ormai prossimo a finire la sua corsa nel Danubio, è un fiume maestoso e selvatico, tutelato come parco naturale e ornitologico. Noi troviamo una penna d’aquila che eleggiamo a portafortuna per il viaggio. Grigio su grigio e immoto, così ci appare l’Inn alla confluenza con la Salzach…i depliant turistici con una certa iperbole lo definiscono “amazzonico”…il grigio è movimentato dal rosa delle ninfee e dal bianco dei cigni.
Pernottamento al campeggio Panorama, dotato di una piccola cucina per i campeggiatori dove ci dedichiamo a preparare la nostra specialità: spaghetti aglio olio peperoncino.
Il 23 giugno facciamo una tappa breve perché abbiamo deciso di fermarci mezza giornata a Passau, città alla confluenza di tre fiumi, Danubio, Inn e Ilz.
Visto che abbiamo percorso già 500 km ci concediamo anche il lusso di un albergo in città. E’ un albergo moderno, a pochi passi dalla stazione, ed è dotato di una capiente stanza sotterranea per le bici dei viaggiatori.
Passau ha un centro storico fatto di stradine acciottolate, piazze ornate da fontane, grandi chiese barocche, un’atmosfera e una vegetazione un po’ mediterranea che ricorda l’Istria o la Dalmazia. Anche vagando a caso prima o poi si finisce per capitare in quel giardino triangolare che si affaccia sulla confluenza dei tre fiumi le cui acque, di diverse sfumature di verde, non si mescolano subito: verde il Danubio, azzurro glaciale l’Inn, verde bruno l’Ilz.
Le tappe:
- 22/6/2022: Abtsee – Tittmoning – Braunau – Obernberg am Inn, 96 km;
- 23/6: Obernberg am Inn – Passau 40 km
Lungo il Danubio e poi lungo la sconosciuta Naab
Ed eccoci per una tappa sul percorso (all’inverso) del 2021, la mitica ciclovia del Danubio, che consente di viaggiare spediti e in tutta sicurezza lungo il grande fiume, passando numerose cittadine, tutte ricche di carattere. A noi serve soprattutto per procedere veloci fino a Regensburg, punto in cui l’itinerario 2022 comincerà a essere totalmente nuovo per noi. A Straubing c’è un magnifico campeggio comunale, erboso, ombroso e con tanto spazio solo per le tende.
Ma la città più bella è Regensburg, con il suo ponte medievale affollato da centinaia di passanti colorati nei succinti abiti estivi.
Poi si lascia il Danubio e si comincia a risalire verso nord lungo la valle dell’affluente Naab, che rivela luoghi di inaspettata bellezza. Seguiamo anche qui una ciclovia che costeggia quasi sempre questo placido, idilliaco fiume, molto adatto per essere percorso in canoa.
Altra sorpresa la graziosa cittadina medievale di Kallmünz, un vero gioiellino che ospitava già nel 1901 una nutrita colonia di artisti, tra cui Vassilij Kandinsky e la sua compagna Gabriele Münter, che si conobbero proprio qui nel 1903.
Poi proseguiamo ancora fino ad approdare a un piccolo campeggio a gestione familiare, con una piccolissima Zeltwiese. La titolare, la signora Pilz, ci consiglia caldamente un servizio di pizze a domicilio, di cui facciamo subito buon uso.
Il giorno successivo, 26 giugno, è una giornata calda, molto calda, trascorsa a pedalare tra boschi e laghetti, un paesaggio idiIliaco con un tocco di Finlandia.
Il percorso è piacevole, con pochi dislivelli, e quindi guadagniamo un bel po’ di km in direzione nord-ovest.
Meno piacevole il campeggio di Kemnath, che non è altro che un’ammucchiata di roulotte trasformate più o meno precariamente in casette delle vacanze nelle vicinanze di una grande piscina all’aperto.
Da Kemnath a Bayreuth la strada è breve, e così già alle 10 del mattino siamo seduti in un bel caffè in pieno centro a goderci una lauta colazione, seguita da un po’ di indispensabili acquisti e una veloce visita alla città.
Vista la calura, il posto più piacevole è il grande parco Hofgarten nelle vicinanze di Wahnfried, la residenza di Wagner.
Nel pomeriggio puntiamo verso uno dei pochi campeggi della zona (a Bayreuth non c’era, ad esempio): si tratta di uno Jugendzeltplatz, destinato solo alle tende (finalmente!), gestito dal comune di Marktschorgast.
Siamo gli unici ospiti, mentre l’adiacente piscina cittadina pullula di bagnanti fino a sera inoltrata. Nelle vicinanze c’è anche un piccolo lago dall’acqua fredda e scurissima, che si chiama Goldbergsee, e il bagno è molto rinfrescante.
Le tappe:
- 24/6: Passau – Straubing km 98;
- 25/6: Straubing – Regensburg – valle della Naab (Kallmünz, Burglengenfeld, Teublitz) km 94;
- 26/6: Naabtal-Radweg: Teublitz – Schwandorf – Nabburg – Pressath – Kemnath km 112;
- 27/6: Kemnath – Bayreuth – Münchberg – Marktschorgast km 61