Una volta curato e bello come un giardino, il famoso castagneto di Peonis è ora deperito e abbandonato a se stesso, ma ancora produce quattro varietà di castagne.
Chi pensa alle castagne, in questo autunno dorato, pensa certamente alle Valli del Natisone, a Montenars, a Faedis, tutti luoghi in cui questo frutto un tempo così importante per la sopravvivenza è ancora un discreto protagonista, sia pure solo di feste e sagre. Ben difficilmente il suo pensiero andrà alle castagne di Peonis, piccola frazione di Trasaghis, situata di là da l’aghe ai piedi del monte Covria. Eppure si racconta che alla fine dell’Ottocento si potesse andare dalla valle del lago di Cavazzo fino a Verzegnis costantemente all’ombra di castagni da frutto (Castanea sativa). Così per questa nuova puntata di biodiversità perduta ho voluto andare a cercare che cosa è restato di queste piante e se ancora questo frutto vive là nella memoria collettiva. Facendo una ricerca su Internet con le parole chiave “Castagne” e “Peonis” si scopre l’esistenza della Festa della Madonna della Salute, organizzata dal gruppo di volontariato locale “Chei di Peonis”.